SPENDING REVIEW. BERNAUDO: GOVERNO ACCOLGA MODIFICHE REGIONE "COMINCIANDO DA PATRIMONIO IMMOBILIARE E NON SALUTE E LAVORO".

DIRE
Roma, 18 luglio 2012

Il Governo sta portando avanti, nelle intenzioni, un provvedimento necessario che e' quello di avviare finalmente interventi su 720 miliardi di spesa pubblica corrente, ma nei fatti sta evitando di farlo. Il Presidente Monti deve ridurre il debito pubblico cedendo gran parte del patrimonio dello Stato, cedendo attivi pubblici e privatizzando settori amministrativi ritenuti non strategici. Non si puó tagliare la sanita', senza una riforma di sistema del Servizio Sanitario Nazionale. Non si puó strozzare l'autonomia degli enti locali e delle Regioni senza intravedere un comune dividendo nella previsione di una diminuzione della intollerabile pressione fiscale imposta ai cittadini e alle imprese italiane. Non si puó vendere il taglio della spesa come soluzione per evitare l'errore del Governo sugli esodati e/o per rinviare l'aumento dell'Iva previsto per settembre. Di questi 26 mld di tagli alla spesa triennale previsti dalla spending review, 22,76 saranno utilizzati per coprire nuove spese, senza una riforma di sistema.
Il contenimento reale di spesa e' pari quindi a 3,2 Mld in tre anni. Troppo poco e troppo iniquo per mandare la gente per strada, fare un'operazione dirigista nei confronti delle autonomie e ledere il diritto costituzionale alla salute.


L'auspicio e' che il Governo accolga le modifiche in discussione nella Regione Lazio e che affronti in modo piu' liberale e decisivo il taglio necessario della spesa pubblica, cominciando magari dal patrimonio immobiliare e dalle privatizzazioni vere e non sulla salute e sul lavoro dei cittadini". Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale del Pdl, Andrea Bernaudo.

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